lunedì 15 novembre 2010

Per chi, anche in tema di arredamento, volesse far prevalere il proprio gusto ed estro artistico, i canoni normali dei classici elementi da interno ed esterno tendono ad essere molto spesso dei limiti.

Ad esempio, la nuova moda seguita dall'ondata zen e la corrente new age, riguarda la cultura giapponese letteralmente impiantata nei giardini occidentali, a ricreare quello stile di vita pacato, ragionato, appunto zen.
Perché nella nostra società futuristica, forse ciò che manca è proprio il tempo di fermarsi un attimo dalla frenesia dei ritmi moderni.

Un elemento fondamentale del giardino giapponese è sicuramente la pietra.

Considerandola come elemento in quanto tale, la pietra ha sempre rappresentato la forza di volontà ed un certo tipo di tenacia se in grandi dimensioni; ascesa spirituale se campeggia in solitaria evocazione mistica, e se frammentata in piccole parti, come nella gran parte dei giardini orientali, sta a simboleggiare il principio primo delle discipline zen: la meditazione.

Facendo una breve sintesi di quelli che sono gli elementi da giardino decorativi in chiave giapponese, i più diffusi sono sicuramente le lanterne, le classiche ciotole di legno grezzo e chiaro se non addirittura di pietra, lo tsukabai (una vasca di pietra tradizionale giapponese), pietre ornamentali di varie forme, dimensioni e colori e gli immancabili ponticelli.

Inoltre, gran parte dell'arredamento da giardino giapponese si basa sul colpo d'occhio che viene solitamente creato da bellissimi giochi d'acqua.

E nonostante l'impressione sia quella di elementi poggiati dalla natura, nulla viene lasciato al caso.

Questo perché il giardino, ha nella sua essenza lo scopo profondo di inserimento nell'ambiente circostante e richiama dunque alla profonda armonia tipica della tradizioni zen riprese dal new age.


Per chi fosse interessato, un altro elemento decorativo sono i bonsai; il prezzo non è certo accessibile da tutti, ma con un po' di pratica può regalare grandi soddisfazioni.

Articolo scritto da Simone Trebbi

giovedì 23 settembre 2010

Il rattan per il giardino


Se, presi dalla curiosità, digitate "Rattan" su di uno qualsiasi tra i principali motori di ricerca troverete tante definizioni, tra le quali la più comune ed efficace quella che definisce questo nome come un appellativo usato per indicare diverse specie di palme.
Per chi si occupa di arredamenti da interno o da esterno invece, si tratta di una sorta di vezzeggiativo, tanto consistente da far comparire il simbolo del dollaro di Paperoniana memoria negli occhi di colui che soltanto ha l'ardore di pronunciarlo.

I club ed i locali dove l'abito fa il monaco, si sono trovati nel giro di un paio d'anni di fronte ad una scelta quasi obbligata: rinnovo dell'arredamento prediligendo colori da galleria di arte moderna (si vedano i vari neri, bianchi, bordeaux e grigi lucenti per ostentare una punta di virilità) e ricambio di mobilia e divanetti.
Ed è così che il Rattan è diventato, passando per l'immaginario collettivo dei clienti ove viene raffigurato in riva a paradisi marini come Bora Bora, un must, un'irrinunciabile tocco di classe e griffa/certificazione di qualità.
Una qualità capace di portare clienti, non v'è dubbio.

Ma limitare il vastissimo uso del rata ai lungomari della Penisola (meglio se Romagnoli e Riminesi nello specifico) è davvero un insulto al buonsenso comune.
Una delle caratteristiche che lo rendono così richiesto da chi può permettersi di alleggerire il portafoglio quel tanto che basta per averlo, è quella eleganza innata già nella sua lavorazione e che sposa a perfezione un arredamento degno del secolo corrente.

Inoltre, gli usi del Rattan sono pressoché infiniti ed adattabili alla personalità di ciascuno di noi.

Molti vip (non che siano il metro di paragone, sia chiaro) hanno reso pubblico nelle interviste ai trash-magazine (gossip) il loro amore per questo materiale.

Molti hanno addirittura optato per un'interno in Rattan: letti, divani, tavolini e persino scrivanie (queste ultime di dubbia utilità effettiva).

Ma il meglio di sè è sicuramente espresso quando si tratta di arredare un giardino, ed è qui che le soluzioni si aprono al nostro modo di essere e partendo dal presupposto di avere disponibilità 'largamente' economiche, è possibile davvero godere di prodotti stupendi (e stupendamente fatti).

Difficile (forse banalmente) non partire dalle sedie: rappresentano infatti il 'capo d'arredamento' per eccellenza ed in Rattan sono in grado di dare un tocco di stile inclassificabile, specie se i colori scelti si allontanano dal pallido chiarore della fibra sintetica.

Ma non solo: si passa da sdraie, gazebo e divanetti puramente da esterno fino ad arrivare a cuccette riparate da un velo (come una cuccia) perfette per chi ha una casa in riva al mare e non vuole rinunciare alla sua privacy pur usufruendo del fresco vento marino.

Un'unica raccomandazione: diffidate dalle imitazioni!
E' facilissimo, al momento dell'acquisto, trovare del Rattan di qualità davvero modesta per non dire scarsa.
Anche se non è tutto, ricordate che il prezzo ha la sua importanza ed il suo nero fondo di verità.

Articolo scritto da Simone Trebbi

mercoledì 18 agosto 2010

Dondolo


In ogni giardino che si rispetti non può mancare l'intramontabile dondolo che tutti noi avevamo da piccoli.
Il dondolo da giardino è una specie di divanetto altalenante appoggiato su di un sostegno a due appoggi.
Trova posto un po' dappertutto, nei giardini, sotto un gazebo, all'ombra di una pergola, in un terrazzo, sotto un albero, si può insomma mettere dove si preferisce.
Possono essere di metallo, plastica, legno , restando quindi in abbinamento con eventuali altri mobili da giardino.E' sempre accompagnato da cuscini e schienale di fodera imbottita, che può essere di cotone grezzo o di stoffa acrilica, comunque facilmente estraibile e lavabile.
Il dondolo ha varie misure e prezzi a seconda del tipo di materiale con cui è costruito, ma la forma è pressoché sempre quella, una seduta a divanetto sospeso con un tettuccio di stoffa uguale ai cuscini.
Il dondolo è un pezzo di arredamento da esterni che trova sempre molto seguito presso più o meno tutte le età, dai più piccoli ai più grandi.